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mercoledì 27 gennaio 2010

Evoluzione della memoria

Spesso nella Storia, c’è stato chi, sventolando la bandiera sbilenca dell’ignoranza, ha accusato profondi atti di pensiero, di aver mosso il male nel cuore degli uomini. E’ successo a Cristo, a Maometto, a Nietzsche , a Marx...
Ovviamente la realtà dei fatti, l’analisi concreta ed oggettiva degli eventi, è stata spesso travisata e rimescolata in un intruglio fatto di menzogne e misinterpretazioni.
Spesso si sente dire che teorie scientifiche come l’evoluzionismo per selezione naturale (Darwin & Wallace, 1858) abbiano fomentato quel focolaio di disumanità che ha caratterizzato la prima metà del ‘900. Ciò ovviamente contraddice fino alla base concettuale quello che è una teoria scientifica, ovvero una formalizzazione di un fenomeno naturale, che poco ha a che fare con il mondo artificiale degli uomini (ricordare: selezione NATURALE).
Il “Darwinismo sociale” , (definito così ingiustamente, sarebbe più adatto denominarlo Spancerismo sociale, dal filosofo Herbert Spancer che lo teorizzò) è stato usato da uomini di potere, per sottomettere uomini deboli.
È sempre così: un’idea che si caratterizza per oggettività ed onestà intellettuale, viene modificata ad arte ed abusata, come un cannone, per sparare sulla folla inerme. Purtroppo, come spesso accade , contingenze che non hanno molto a che fare con i diretti autori di queste idee vengono strumentalizzate per generare falsi miti.
Fu così la sorella di Nietzsche fornì gli scritti del fratello scomparso al Fuhrer, presentandoli come un tributo al terzo reich pur di farli scampare alla furia iconoclasta tedesca, che bandiva ed incendiava ogni testo al di fuori dell’ideologia nazista . Nietzsche sarà visto da allora come il “precursore filosofico” di Hitler.
Fu il cugino di Charles Darwin, Sir Francis Galton, appoggiò il movimento eugenetico di fine ‘800. Da quel giorno l’evoluzione biologica venne vista dagli amanti delle osservazioni banali e superficiali come il fondamento ideologico dello Spancerismo.
Riguardo all’importanza nelle scienze naturali della teoria di Darwin ne abbiamo già parlato qui. Approfondendo il lato umano dello scienziato inglese, si scopre un mondo di fatti che contraddice una visione artificiosa di Darwin e della sua idea. Fin dagli anni ‘40 del XIX secolo, cominciavano ad affermarsi ipotesi infondate su di un’origine (divina) multipla delle varie razze umane, a giustificare il colonialismo sfrenato che porterà gli stati dell’occidente a dominare interi continenti sfruttandone le popolazioni “selvagge e inferiori”. Darwin vide in prima persona lo sfruttamento di popolazioni indigene nelle piantagioni sudamericane, l’atteggiamento sdegnato dei padroni verso i propri schiavi neri al momento di scacciarli dalla sala da pranzo. Testò di persona la compagnia prolungata a bordo di alcuni fuegini (popolazione della Terra del Fuoco), che vennero portati in terra inglese, e di cui ammirandone la capacità di apprendere usi e costumi “civili”, ne espresse le qualità “indistinguibili da quelle di un gentiluomo di Cambridge”.
“Bisognerebbe muovere una guerra contro questa tremenda vergogna(il razzismo)”, questo è il testamento morale di un uomo che riformò il campo dell’interpretazione della natura.
Ragionare con obiettività, discernendo da inaffidabili contaminazioni utilitaristiche, è anche ricordare … e ricordare bene.

Adrian Desmond and James Moore, Darwin’s Sacred Cause: How a Hatred of Slavery
Shaped Darwin’s Views on Human Evolution
. Boston & New York: Houghton Mifflin
Harcourt, 2009. Pp. xxi + 485. H/b

Viaggio di un naturalista intorno al mondo, Autobiografia e lettere, a cura di P.Omodeo, Feltrinelli, Milano, 1982.

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